Mantenere somme di denaro importanti sul proprio conto corrente bancario o postale, significa dover sopportare dei costi riguardanti le varie commissioni. Ma cosa succede nello specifico ai soldi che vengono mantenuti fermi in un anno solare su un particolare conto corrente come il conto deposito?
Gli svantaggi economici
Nei decenni passati mantenere i propri risparmi sul conto corrente era molto conveniente perché si accedeva a dei buoni interessi, oggi invece la situazione si è completamente ribaltata con il cliente costretto a pagare un canone e soprattutto delle commissioni per questo servizio. Partendo da questa semplice ma realistica considerazione, è importante ricordare come tenere fermi i propri risparmi sul conto corrente come se fosse una cassetta di sicurezza significa sprecare occasioni di possibile guadagno magari con investimenti di vario genere. Inoltre una cifra che viene mantenuta nel tempo è soggetta a diversi costi che ne fanno calare il valore tra cui quelli di gestione e senza dimenticare l’inflazione.
Cerchiamo di fare un esempio concreto con un conto corrente sul quale sono stati depositati 50.000 euro in una banca qualsiasi. Con questa opportunità c’è da ricordare come si riesce ad accedere a un tasso di interesse seppur molto piccolo. Tuttavia occorre evidenziare alcune spese come l’imposta di bollo che paga allo 0,2% sugli interessi maturati per cui alla fine ci sarà un rendimento di circa 0,90%. Da sottolineare che questa è la situazione di un conto deposito per cui ci saranno dei vincoli specifici sulla possibilità di utilizzare il proprio denaro. Questa potrebbe essere una situazione accettabile perché, da un lato si mantengono al sicuro i soldi e dall’altro si ottiene un rendimento che non è poca cosa di questi tempi.
La funzione di un conto deposito
Ci sono delle differenze tra il classico conto corrente tradizionale e il conto deposito. Questa seconda opzione viene messa a disposizione dalla banca in due differenti modalità ossia conto deposito libero oppure vincolato. È da prendere in considerazione dagli investitori che vogliono accedere a un investimento sicuro che consenta un minimo ma costante guadagno nel tempo nelle misure indicate in precedenza (inferiore all’1%). In pratica il conto deposito è una sorta di conto corrente che però ha soltanto la funzione di deposito di denaro remunerato con un tasso di interesse ben definito al momento della sottoscrizione. Questo significa che ci sono delle funzionalità limitate per quanto riguarda i prelievi e i versamenti. Indubbiamente è un investimento molto più sicuro rispetto a chi acquista azioni borsistiche dove l’entità di denaro che tornerà indietro viene influenzata dall’andamento dei mercati. Dunque guadagni meno importanti ma sicuri e costanti nel tempo. Tornando all’esempio di prima, ipotizzando un tasso di interesse lordo al 1,5%, con una somma depositata di 50.000 euro bloccata per 1 anno, si riesce a ottenere un rendimento di 750 euro che però sono lordi.
Cosa rischiano gli italiani
Gli italiani solitamente rischiano nulla scegliendo il conto deposito come forma di investimento perché garantiscono una quota annuale senza dover fare i conti con l’eventualità di perdere il tutto per una situazione imprevista che, ad esempio, potrebbe influenzare i mercati. Non a caso gli italiani preferiscono lasciare in giacenza il proprio denaro accontentandosi di un piccolo tasso di rendimento pur di non rischiare di ritrovarsi con un patrimonio in parte eroso da un cattivo investimento.