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Vuoi diventare istruttore di scuola guida? Ecco come fare

Se sei un buon guidatore e conosci perfettamente le regole della strada, forse l’istruttore di scuola guida è il lavoro che fa per te! Certo, non basteranno nozioni generiche ma impegno e studio costante, prova sul campo delle proprie conoscenze e senso di responsabilità per trasmettere agli altri tutte le nozioni per guidare correttamente, ma se sei un appassionato del settore, non avrai grandi difficoltà.

Proviamo a tracciare insieme il percorso che ti indicherà tutte le tappe per diventare un buon istruttore di guida e lavorare in una vera e propria scuola guida. Bisogna ricordare che il primo passo è il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di istruttore di scuola guida. L’esame richiede la frequenza a un corso di formazione a cui segue l’esame finale con cui si ottiene il titolo.

Superare il corso come istruttore di scuola guida: come fare?

L’istruttore di scuola guida ha il compito di preparare teoricamente i futuri automobilisti con lezioni collettive nelle quali verranno illustrate le regole del Codice della Strada, il comportamento da tenere durante il traffico e i segnali stradali. Si tratta di insegnamenti rilevanti che aiuteranno gli studenti a superare l’esame in modo brillante, ma anche a fornire una buona coscienza civile, necessaria per guidare un’auto in Italia e in tutta Europa.

I requisiti di un insegnante di guida preparato

Un buon insegnante di guida deve essere preparato nella materia che insegna, avere buone capacità di comunicazione ed essere in grado di esprimersi correttamente in italiano. Una dote fondamentale è la chiarezza, affinché l’intero gruppo possa comprendere ciò che dice, qualsiasi sia il livello di istruzione degli allievi. Non deve mancare l’empatia, per essere pronto ad ascoltare, capire le difficoltà e colmare tutte le lacune.

In che consiste il corso di formazione per insegnanti

Il corso di formazione per insegnare alla scuola guida consente di ottenere l’abilitazione all’insegnamento, come disciplinato dall’articolo 2 del Decreto Ministeriale numero 17 del 2011. Superando l’esame si consegue anche l’attestato di frequenza al corso, che viene organizzato dalla città o dalla Provincia di residenza.

I requisiti per l’accesso all’esame

  • raggiungimento del 18° anno di età
  • assidua partecipazione al corso
  • possesso della patente di tipo B
  • non avere condanne penali né essere stato dichiarato “delinquente abituale”
  • possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado.

L’esame viene diviso in prova scritta, orale e pratica, seguendo il seguente schema:

  1. La prima prova che viene affrontata è quella scritta e consiste nella risposta di 80 quesiti in 40 minuti. Le risposte dovranno dimostrare la preparazione teorica dell’aspirante istruttore, che non potrà superare i due errori, pena la bocciatura. In caso di esito positivo, invece, potrà accedere alla prova orale.
  1. La prova orale richiede l’esposizione di alcuni argomenti studiati come gli illeciti amministrativi previsti dal Codice della Strada, le sanzioni corrispondenti, le procedure penali in caso di incidenti e gli elementi di diritto amministrativo e pubblico. La preparazione di tali argomenti si fonda su determinati testi che vengono consigliati durante il corso, anche se l’aspirante istruttore può reperire informazioni anche da fonti private, che lo aiuteranno a comprendere meglio la disciplina.
  1. L’ultima prova è quella pratica, che richiede la simulazione di una vera e propria lezione che il candidato dovrà tenere come se fosse innanzi agli studenti. L’argomento da trattare, ovviamente, viene scelto dalla commissione che esamina tra quelli oggetto del programma.

La prova si intenderà superata solo se la lezione simulata avrà soddisfatto tutti i requisiti, dimostrando preparazione e capacità di trasmettere i concetti.

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